Uno studio di laboratorio su un modello murino a lungo termine ha messo in relazione l'apnea ostruttiva del sonno non trattata con un invecchiamento cardiovascolare accelerato e con un rischio maggiore di morte prematura. Il modello ha ricreato i cali intermittenti di ossigeno tipici dell'apnea e ha esposto i topi a ipossia durante le ore corrispondenti al loro riposo, seguendo la loro salute per tutta la vita.
I topi sottoposti a ipossia intermittente prolungata hanno mostrato una mortalità significativamente più elevata rispetto al gruppo di controllo. Il modello ha anche evidenziato segni di accelerazione dell'invecchiamento cardiovascolare, tra cui aumento della pressione arteriosa, peggioramento della funzione cardiaca, ridotta flessibilità vascolare, diminuita riserva di flusso coronarico e anomalie nell'attività elettrica del cuore.
Gli autori concludono che lo stress fisiologico cronico dell'apnea non trattata modifica struttura e funzione cardiovascolare e può accorciare la vita. Propongono screening precoce e interventi terapeutici, inclusa la CPAP, per migliorare gli esiti a lungo termine. Lo studio è pubblicato su npj Aging e riportato dalla University of Missouri.
Parole difficili
- apnea — momento di pausa nella respirazione durante il sonno
- ipossia — riduzione della quantità di ossigeno nei tessuti
- mortalità — numero di decessi in una popolazione
- invecchiamento — processo di cambiamento con l'età del corpo
- pressione arteriosa — forza del sangue contro le pareti delle arterie
- intervento — azione medica per migliorare la saluteinterventi terapeutici
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